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Blog Crafting: come si disegna un blog da zero

È il momento perfetto per aprire un blog, ma prima di tutto occorre abbandonare la logica della griglia e scegliere che aspetto vuoi che abbia.

24/01/2023

Nella sua versione attuale, il giardino punk è il frutto di molti tentativi e riflessioni che hanno riguardato non solo il suo contenuto, ma anche il suo aspetto e il modo in cui queste due cose interagiscono fra loro per dare forma e senso a questo spazio.

Il crafting che segue è stato pubblicato per la prima volta nel giardino con lo scopo di dimostrare quanto ancora sia fertile la pratica del blogging (un esempio ò la nostra versione diacronica e collettiva del blogging). Oggi invece questo crafting si inserisce all’interno di un discorso più ampio, che da un lato è alimentato dalla necessita di trovare modi di comunicazione più sostenibili dei social media, e dall’altro è consapevole di quanti problemi di accessibilità ed esclusione la pratica del blogging può portare con sé.

Tutto quello che è scritto qui rimane vero e utile, meno l’aspetto politico, che abbiamo potuto approfondire nell’introduzione al Manifesto del blogging diacronico e nell’articolo sui feed RSS e su cui torneremo ancora.


24/01/2023
Mycena

Da quando alcune grosse testate come Internazionale e Motherboard di Vice hanno iniziato a paventare il ritirarsi dei social network, in moltȝ hanno fiutato l’opportunità di tornare a frequentare spazi più versatili e irriverenti come i blog. Se ti piace condividere testi, immagini e altro materiale e metti molta cura in ciò che fai, ti consiglio di pensarci su: il blog potrebbe essere canale perfetto per valorizzare le tue produzioni.

Questo momento, parafrasando I Ching, è propizio, perché proprio in questi mesi si stanno ricreando delle valide reti di blogging che muovono da piattaforme di settore come Wattpad e Deviantart o social alternativi come Mastodon. Anche dal punto di vista della visibilità, ora è possibile, con una buona strategia di contenuti o un budget minimo, sfruttare gli stessi social network per trovare una nicchia di persone che condividono i tuoi interessi – nota sulla visibilità.

Ovviamente, rispetto ai social network, il blogging richiede di più in termini di tempo e abilità. I contenuti saranno tendenzialmente meno frequenti e più solidi, e per lanciare un blog è necessario imparare almeno a maneggiare semplici interfacce come quella di WordPress. In ogni caso il primo elemento che si affronta quando si lancia un blog è il design.

L’estetica di un blog è una caratteristica importante, e ha una gamma potenzialmente infinita di varianti. Mentre nei social network, ad esempio Facebook e Twitter, l’unico elemento visuale che cambia da una “pagina personale” all’altra sono la foto profilo e la copertina, nel blog la libertà espressiva è praticamente assoluta. Personalizzare l’aspetto dell’interfaccia ti permette di esprimere fino in fondo il potenziale visivo dell’ambiente, giocare con il testo e le immagini, creare cornici di significato ed elementi che comunicano tra loro, o anche “semplicemente” far emergere la personalità e i riferimenti culturali di chi scrive.

E allora, di fronte a così tante scelte da prendere, da dove cominciare? Ecco alcune buone pratiche e alcuni consigli per creare un blog bello e funzionale, con un’estetica che catturi l’attenzione e parli di te.

Partiamo dall’essenziale

Sebbene più versatile dei social media, anche il blog è a suo modo standardizzato, con precise funzioni e pagine molto riconoscibili. Ci sono pochi elementi fondamentali che devono essere sempre presenti in un blog, che quindi vanno pensati e svilupparti con cura:

  1. una homepage,
  2. una visualizzazione a lista o a griglia degli articoli,
  3. una tassonomia di categorie e/o tag,
  4. almeno un modo di mostrare il singolo articolo (ma possono essere anche tre o quattro o più),
  5. un sistema di navigazione che può avere un menù, un indice, dei post consigliati, recenti o altro,
  6. uno spazio per i commenti,
  7. un feed RSS.

Sembrano tantissime cose. Oltre a questi ci sono slider, barre laterali, menù e sotto menù, integrazioni coi social e molto altro che va a costituire i componenti e le funzioni del tuo blog.

Tieni presente che alcune non saranno sviluppate direttamente da te, ma dalla piattaforma di blogging che sceglierai; altre, come il feed RSS, non hanno nemmeno un aspetto grafico di cui preoccuparsi. Nel processo complessivo farai spesso affidamento su componenti che altre persone hanno sviluppato per te, che dovrai solo integrare e uniformare visivamente all’identità (colori, font, design ecc.) del tuo blog.

Templating o non templating?

Quando accedi per la prima volta a una piattaforma online di blogging come WordPress o Blogger, ti verrà proposto di creare un nuovo blog a partire da un template. In poche parole, il template è un modello visivo e funzionale precostituito che potrai in un secondo momento personalizzare per esempio cambiando colori, font, larghezza dell’impaginato, dimensione della testata e del logo, forma del menù principale e altro ancora (quanto e come puoi personalizzare dipende dal template che scegli e dal modo in cui lo sviluppi).

Anche altri framework per il blogging più customizzabili, come Gatsby o Jekyll ti consigliano di partire da un template che comprende anche l’aspetto visivo. (Questi framework richiedono una minima esperienza con linguaggi di programmazione; trovi qua una guida passo dopo passo su come si crea un blog come un digital garden in Jekyll).

Nulla vieta di sviluppare un blog senza fare ricorso a questi tools e inventando completamente tanto le funzioni quanto l’aspetto. Però come dicevo il blog è una struttura di contenuti standardizzati, ed è utile che lo siano per un’esperienza di navigazione chiara e lineare, perciò è più semplice e conveniente servirsi di una standardizzazione di base e andare a customizzare l’aspetto visivo.

Insomma templating o non templating? La mia risposta, soprattutto per chi ha poca esperienza con i siti web, è assolutamente sì.

Prima il contenuto

Un altro suggerimento preliminare che vorrei darti è: prova a farti un’idea del contenuto del tuo blog prima di iniziare il design. Non serve entrare nel dettaglio di quello di cui parlerai, per il design non mi interessa neanche il tema degli articoli (influirà magari sulla tassonomia, le categorie e le eventuali pagine). Mi interessa invece la forma che il tuo contenuto avrà, l’ingombro e la gerarchia.

Per esempio, se i tuoi articoli hanno spesso un video all’inizio, è utile saperlo in anticipo per pensare a un design che lasci spazio a questo tipo di contenuto. Se invece usi molti tag per dividere dettagliatamente i tuoi interessi, ti servirà un sotto menù capace di allungarsi a pieno schermo oppure una pagina che funzioni da indice dei temi. O ancora, se ad esempio sei unə fotografə, considera che farai bene a disegnare la struttura dei tuoi articoli con la pagina a larghezza intera per mostrare le tue foto belle grandi.

Tutte queste considerazioni vanno fatte prima, in modo che il template e il desgin che scegli si possano adattare in armonia al contenuto che inserirai, ed evitare tutte quelle imperfezioni piccole ma fastidiose che contribuiscono a far sembrare amatoriali anche blog molto complessi e curati.

Regolarità

Subito dopo il contenuto c’è il modulo. Il blog è un oggetto modulare, ciò significa che i contenuti sono impaginati tutti in maniera pressappoco simile, seguendo solo pochi modelli di impaginazione. Se ti affidi a una piattaforma con template non dovrai preoccuparti di seguire ogni volta la modularità: WordPress (o altri) prenderà il contenuto dei tuoi post e lo disporrà di volta in volta dentro lo schema che hai stabilito all’inizio per i post.

Anche per ciò che puoi personalizzare, cerca di essere sempre coerente con lo schema che hai scelto. Per esempio: se il tuo modello di post ha sempre un’immagine sopra il titolo, WordPress non ti permetterà di spostarla sotto o sovraimpressa per un determinato post. Dovresti invece usare quello spazio sempre allo stesso modo, quindi caricare effettivamente un’immagine, se è possibile significativa per ciò di cui stai parlando.

Se decidi di fare delle eccezioni, cosa che tecnicamente puoi fare, è bene che siano chiare, motivate e coerenti con sé stesse. Per esempio, in questo sito gli articoli iniziano con un’immagine, ma questi post della categoria “note” hanno un banner con fondo verde, perché nella struttura editoriale del giardino è importante che le note siano riconoscibili e dall’altra parte devono poter essere scarabocchiate e pubblicate in velocità senza procurasi di elaborare del materiale visuale.

Elementi grafici

Proprio come la presenza del box grigio o la posizione dell’immagine rispetto al titolo, ci sono moltissime scelte da fare quando si parla degli elementi grafici che popolano il tuo ambiente digitale. Molto dipende, come si diceva prima, dalla scelta del template. Ce ne sono moltissimi, semplici o complessi, gratuiti o a pagamento: Envato/Themeforest, Templatemonster, oltre alla libreria temi di WordPress, sono ottimi posti dove cercare il template migliore per il tuo blog. Ti consiglio di concentrare la tua ricerca su quelli dal design moderno e di fare attenzione a quelli con l’homepage in stile magazine (il rischio è che il tuo blog non abbia abbastanza articoli da poter raggiungere velocemente quell’aspetto, e che risulti vuoto e ripetitivo).

Puoi anche usare questi siti e molti altri come Dribble e lo stesso Pinterest per cercare ispirazione. Naviga in lungo e in largo, ricerca e comincia a capire quali sono le estetiche che ti attraggono di più e quali sono gli elementi che ti piacciono (qualsiasi cosa, dal menù con i bordi arrotondati, fino alle immagini ad alto contrasto o i link che brillano al buio quando ci passi sopra). Alcuni saranno riferimenti utilissimi quando sceglierai gli elementi da usare tu per customizzare il tema che hai scelto.

I principali elementi da personalizzare sono la testata, un menù, la griglia (o lista) degli articoli, il footer, e gli elementi di pagina del singolo articolo (titolo, sottotitolo, metadati, immagini, paragrafi, elenchi puntati ecc.). Alcuni, come le citazioni e gli elenchi puntati, puoi tralasciarli all’inizio, e andare a personalizzarli quando effettivamente ti serviranno nei tuoi contenuti. In realtà tutto il blog è in qualche modo sempre in progress (è il bello del web), quindi non preoccuparti se lasci qualcosa fuori o se ti accorgi di aver fatto delle scelte che non vanno più bene.

Responsiveness

Ultimo ma non meno importante. Anzi, forse è la questione più importante di tutte. Sia nella scelta del tema e nello sviluppo degli elementi, che nella scrittura dei contenuti, tieni sempre a mente che i siti web oggi sono navigati principalmente da mobile. Non farti limitare da questo, ma certamente avrà un impatto sul design. Ci sono piccoli accorgimenti per migliorare la leggibilità, come per esempio allineare sempre i paragrafi a sinistra e non giustificare il testo, limitare l’uso di cornici e box intorno al testo, valutare sempre la dimensione del testo e l’interlinea migliori su schermi di diverse dimensioni.

Quasi tutti i template oggi sono responsive, per cui non dovrai preoccupartene più di tanto. Se fai delle modifiche però tieni sempre presente quali sono i blocchi essenziali in ogni pagina, adattali a schermi piccoli e fai sempre moltissime prove guardando le pagine anche dal tuo cellulare.


L’idea di un blog prende forma così: a partire da pochi consigli, una grande curiosità e molto desiderio di mettere in pagina le proprie idee e passioni.

Personalmente, lavorare con i blog e con lə blogger è per me molto stimolate. Adoro aiutare le persone a scoprire un medium che dà loro più libertà espressiva, e aiutarle a scavare in sé stesse e nel loro progetto per capire esattamente qual è il tono di voce, il carattere e l’identità visiva che vogliono dare al loro nuovo spazio digitale. Spero che anche per te sarà un percorso interessante, personale, e profondamente espressivo come è ogni volta per me.


Note

Nota sulla visibilità: oggi rivendichiamo il fatto che: «il blog è uno strumento di un Web passato, uno strumento che non può competere con i social media secondo i parametri di visibilità che loro hanno instaurato. Arrivare al blog significa disporsi a fare un passo indietro per avere una gara più giusta – o forse, ed è ancora più difficile, smettere di gareggiare, proporre una visione e iniziare a cooperare per raggiungerla.» – dal Manifesto del blogging diacronico

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