Crafting di maggio 2023 – In un mondo che produce cibo, una newsletter per organizzare una merenda con 150 fiori di tarassaco e un elogio delle erbacce.

Ecologia viene dal greco οἶκος (oikos): casa. In fondo non è altro che questo: un esercizio paziente di abitazione e coabitazione, portato avanti con affetto militante.
Crafting di maggio 2023 – In un mondo che produce cibo, una newsletter per organizzare una merenda con 150 fiori di tarassaco e un elogio delle erbacce.
Crafting di febbraio 2023 – Conoscere, rappresentarsi e stare nello spazio pubblico senza intermediazioni. La newsletter di febbraio è un invito a camminare la tua città.
Crafting di gennaio 2023 – Le feste sono finite, in tutti i sensi. Abbiamo un problema che riguarda le convenzioni sociali, il consumo e la spazzatura. Spunti e consigli nella newlsetter di giardino punk.
Il giardino è un paesaggio che si frequenta con la scrittura, il progetto e la pratica. È il punto di contatto tra natura pensata e natura interpretata, o meglio, assecondata.
In questa nota voglio aprire due temi fratelli (quasi) nuovi: il movimento no global e la green economy.
Creare spazi di azione politica passa attraverso immaginare futuri possibili. Quattro modelli di futuro di Peter Frase è un libro per ridisegnare gli assi delle nostre scelte.
Nota a partire dall’intervento di Paul B. Preciado al festival Sherocco di Ostuni: “Le ragioni per essere ottimistз” (Internazionale, 7 dicembre 2022)
📣 Nel suo ultimo articolo, Paul Preciado scrive: «Non sarà con il corpo eroico della modernità, ma con il corpo ferito dalla violenza petrol-sesso-razziale e la distruzione ecologica che dovremo fare la prossima rivoluzione. Vi ho visto e non posso che omaggiare il vostro coraggio, la precisione delle vostre parole, la vostra generosità, l’intelligenza con la […]
Eravamo le creature più antiche ad aver camminato sulla terraferma; più antiche dei rettili, più antiche perfino della luce. Eravamo il contesto.
«Questa lentezza è una novità storica. L’Apocalisse, nelle sue accezioni religiose e laiche, è sempre apparsa sotto forma di un lampo accecante, un’improvvisa intercessione della potenza divina o tecnologica. Non esiste uno schema mitico per decifrare la mutazione attuale della fine dei tempi. Non sappiamo come concepirla, come darle la forma del mito o della […]
Come vi immaginate la fine? Il capolinea dell’umanità ha una forma, un colore, un odore, è fatto di parole come “yakuza” e di simboli che si trasformano. E se il Sole non portasse più la vita ma un inesorabile destino di morte? E se l’oceano dimenticasse la sua passività e le creature addomesticate tornassero selvagge? […]