Una lista di canali da cui scaricare risorse digitali indipendenti, libri, zine e altri testi.

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Elementi di Ecologia Politica Pt. 2.1: un addendum di metodo sul perché il capitalismo distrugge gli ecosistemi.
Una persona ne interrompe un’altra. Le due iniziano a litigare. Succede a Torino, in piazza Carignano, a una manifestazione per i diritti trans*.
È difficile leggere Tecnologie conviviali di Carlo Milani senza riprendere la riflessione illiciana; ma anche un testo fondamentale come La convivialità di Ivan Illich oggi sembra chiedere una riattualizzazione, un suo: e dopo? Ecco perché le due note a margine vanno insieme.
Uno degli elementi per così dire “dottrinali” che distingue un anarchismo “trade” dall’anarchismo teorico è la differenza tra potere e dominio. In questa nota la spieghiamo con un paragone semiserio.
Un mosaico di voci più o meno marginali che abbiamo scelto di portare con noi per raccontare (parzialmente) la rivolta, e tutti gli altri Pride
Per la giornata della visibilità trans* abbiamo visto l’attesissimo film di Paul B. Preciado, Orlando. My Political Biography. Ecco cinque note.
Nella cornice di un’affollatissima saletta dell’università di Torino, il primo marzo abbiamo partecipato a un incontro col Comitato Invisibile, pseudonimo collettivo del gruppo francese autore di L’insurrezione che viene, Ai nostri amici e Adesso (questi ultimi due link in inglese). Quindi Comitato Invisibile, o presunto tale. Di Comitato Invisibile avevamo già parlato in un articolo […]
Passeggiando per il mio quartiere, il Lower East Side di Manhattan a New York City, ho avuto una specie di visione. Ho visto orti dappertutto. Ogni pezzo di terra inutilizzata era un orto tascabile. La maggior parte dei tetti traboccava di fiori e verdure e di festoni di piante ornamentali, che davano a ogni isolato […]
Nota sul perché essere non binary è un problema. E perché vogliamo che sia un problema di tutt3.
In questa nota voglio aprire due temi fratelli (quasi) nuovi: il movimento no global e la green economy.
Quand’ero all’università andava di moda chiamare “democratizzazione delle informazioni” l’esplosione delle piattaforme e l’inizio della iperproduzione di user generated content che ci porta direttamente al mondo di oggi. Intorno a questo fenomeno c’era già molto dibattito, per esempio sulle fake news, l’hate speech, la crisi dell’industria culturale e quella della democrazia rappresentativa. Allora mi consideravo un […]
Perché multipotenzialità non è sinonimo di iper-produttività e sfruttamento, ma forse è proprio il contrario.
Nota a partire dall’intervento di Paul B. Preciado al festival Sherocco di Ostuni: “Le ragioni per essere ottimistз” (Internazionale, 7 dicembre 2022)
Decostruire il complesso dell’Autore nel mercato dei contenuti. In altre parole, come il mito individualista della creatività spinge sul nostro senso di inadeguatezza per farci lavorare “meglio”.
La questione della violenza come cosa molto umana, proprio come emerge dalle origini profonde del romanzo-verità
Il romanzo Le transizioni di Pajtim Statovci apre a una narrazione trans* del tutto diversa, che ci parla non più di biologia ma di viaggi continui e di autoaffermazione.
Come la semplificazione estrema del discorso sul genere va (di nuovo) a scapito di inclusione e parità
Il mondo del lavoro prevede, nonostante tutto, l’inquadramento. Ricercano competenze trasversali ma poi non sanno cosa farsene.
Davvero il Covid è stato il momento di rottura dell’immaginario sull’Apocalisse, che da tecnologica è diventata biologica? (Non è una domanda retorica e non precede una risposta semplice.)
Le femministe non sono tutte uguali, questo è un fatto. Ma per qualche motivo, quelle che hanno più risonanza mediatica sono anche quelle che portano avanti in modo più agguerrito posizioni trans-escludenti (aka TERFs). E allora mettiamo subito le mani avanti: questo pezzo appoggia tutti i suoi piedi su salde idee transfemministe, condanna tutte le discriminazioni […]
È il momento di parlare di shame: quello che abbiamo imparato in anni di attivismo LGBTQ+ è che nessuno dovrebbe vergognarsi